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F.A.Q. – Leasing

IN QUESTA SEZIONE TRATTEREMO ARGOMENTI SPECIFICI PER QUANTO RIGUARDA LA TEMATICA LEASING.

Cos’è un leasing operativo? E un leasing finanziario?

Nella prassi bancaria, un leasing operativo rappresenta il corrispettivo per il godimento di un bene (in genere, un auto, una moto, ecc.), senza che sia prevista per l’utilizzatore la possibilità di acquisirne la proprietà.

Di fatto, quindi rappresenta una modalità per utilizzare un dato bene, a fronte di costi certi, in genere su base mensile.

Un leasing finanziario rappresenta invece una vera e propria modalità di finanziamento, finalizzata all’acquisto del bene.

In questo caso il contratto prevede in genere un maxicanone iniziale, dei canoni su base mensile (come nel leasing operativo) ma a differenza del leasing operativo viene prevista la facoltà per l’utilizzatore di acquisire la proprietà del bene al termine del contratto, mediante il pagamento di un valore di riscatto (in genere, di valore non particolarmente elevato, circa 1-2% del valore del bene).

Il bene rimane di proprietà della società di leasing fino a quando l’utilizzatore non esercita l’opzione del riscatto, versando il relativo importo.

 

Che differenza c’è tra il mutuo e il leasing finanziario, nel caso di acquisto di un immobile?

Nel contratto di mutuo, la proprietà del bene è dell’utilizzatore, mentre nel leasing finanziario la proprietà del bene rimane in capo alla società di leasing fino al momento in cui l’utilizzatore non esercita l’opzione di riscatto del bene.

Altra differenza è che il contratto di mutuo va fatto con atto pubblico davanti a un notaio, nel leasing questo non è necessario, basta una scrittura privata.

Nel mutuo, le rate vengono addebitate sulla base di un piano di ammortamento senza emissione di fattura, mentre nel leasing i canoni sono fatturati, con Iva (dove applicabile).

Le garanzie in favore dell’Istituto di credito sono diverse: nel mutuo, in genere è prevista la concessione di ipoteca in favore della Banca, mentre nel leasing no, in quanto la proprietà del bene rimane in capo all’Istituto di credito fino al momento di esercizio di opzione del riscatto.

Inoltre, vi sono delle differenze per quanto riguarda il diverso trattamento fiscale degli interessi passivi, nel caso l’utilizzatore sia un’azienda.

 

Come viene indicizzato il canone di leasing?

Normalmente, vi sono due modi per indicizzare i canoni.

Il primo, prevede il calcolo di un conguaglio periodico, che viene addebitato o accreditato periodicamente con fattura separata dai canoni.

Il secondo metodo prevede invece il ricalcolo di un nuovo canone periodico, al momento della variazione del tasso di interesse.

 

Cos’è l’ Euribor e a cosa serve?

L’Euribor(acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) indica il tasso di interessemedioche utilizzano le Banche Europee per prestarsi denaro tra loro.

L’Euribor viene infatti utilizzato come tasso medio applicato dalle Banche per effettuate sul mercato interbancario(con controparte altri primari istituti di credito) con scadenza una, due e tre settimane, e da uno a dodici mesi.

La nascita dell’Euribor è avvenuta, contestualmente a quella dell’Euro, il 1º gennaio 1999; più precisamente il primo tasso Euribor è stato definito il 30 dicembre 1998, con validità dal 4 gennaio 1999.

Attualmente viene fissato giornalmente dalla European Banking Federation(EBF) come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche (attualmente 20).

I tassi applicati a tali operazioni dalle banche con il maggiore volume d’affari dell’area Euro e da alcuni istituti di credito estranei all’area vengono comunicati giornalmente, entro le ore 11 CET, all’agenzia Reutersche provvede, per ogni singola scadenza, a calcolarne la media (arrotondata al terzo decimale) escludendo dal computo il 15% dei valori rispettivamente più alti e più bassi.

Non c’è un solo tasso Euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di tempo differenti, che variano tra una settimana e un anno: abbiamo così, per esempio, l’Euribor a 1 mese, l’Euribor a 3 mesi, l’Euribor a 6 mesi e così via

E’ un parametro ampiamente diffuso in Italia per indicizzare i finanziamenti a tasso variabile: normalmente, un finanziamento a tasso variabile prevede l’applicazione di un tasso Euribor (1,3 o 6 mesi), oltre uno spread, che rappresenta di fatto il margine di guadagno per la Banca.

 

E’ vero che c’è anatocismo nel piano di ammortamento “alla francese”?

Si tratta di una questione particolarmente controversa: dal punto di vista tecnico e finanziario, la rata nel piano di ammortamento alla francese viene costruita con una formula matematica in regime di interessi composti (e quindi matematicamente anatocistici).

Molti Tribunali si sono però espressi in senso contrario, perché nel piano alla francese gli interessi vengono comunque calcolati sul debito residuo in linea capitale.

Recenti Sentenze hanno riaperto il dibattito, es. Tribunale di Napoli ha stabilito che in un mutuo alla francese c’è applicazione di anatocismo.

 

E’ possibile riscontrare usura in un leasing?

In linea generale, quasi mai il T.E.G. (Tasso Effettivo Globale) applicato in un leasing supera le soglie antiusura.

Questo perché le Banche sono attenti nel verificare se il Tasso applicato al finanziamento, comprensivo degli ulteriori oneri collegati, rispetti i tassi soglia antiusura di cui alla Legge n. 108/1996.

Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un dibattito molto forte per quanto riguarda il trattamento degli interessi di mora e la penale in caso di risoluzione estinzione anticipata.

Capita non di rado che le Banche indichino nei contratti tassi di mora che sono astrattamente superiori alle soglie antiusura, pur se il tasso di interesse applicato nel canone non risulta invece superiore alle medesime soglie.

Oppure, può capitare che nel contratto vi sia una penale di estinzione anticipata che, qualora applicata, potrebbe portare allo sforamento delle medesime soglie.

Va effettuata quindi con attenzione un’analisi specifica, caso per caso, per valutare se sia opportuno effettuare i necessari accertamenti tecnici per verificare se in un dato contratto vi siano criticità legate al superamento delle soglie antiusura di cui alla Legge n. 108/1996 (cd. Legge Antiusura).

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