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revoca fido bancario

Come affrontare la revoca del fido bancario e il decreto ingiuntivo

Qual è il significato di revoca del fido bancario?

Per “revoca del fido bancario” si intende la decisione attraverso la quale una banca o un istituto finanziario sospende il credito concesso al cliente per un periodo determinato o indeterminato, in particolare nel caso in cui il debitore non rispetti determinate condizioni o quando sussistano rischi finanziari. Si tratta di circostanze per cui vengono meno le adeguate garanzie del cliente riguardo alla propria solvibilità del debito.

A causa della crisi degli ultimi anni, in questa situazione si trovano sempre più clienti, che si vedono sospeso l’affidamento finanziario e che spesso poi si vedono notificare un decreto ingiuntivo a loro carico, talvolta eseguito non dalla banca ma dalla società che ha acquistato da essa il credito in sofferenza (i cosiddetti NPL, non-performing loans, i “crediti deteriorati” degli istituti di credito nei confronti di soggetti che non sono in grado di adempiere in tutto o in parte alle proprie obbligazioni contrattuali).

Perché viene decisa la revoca del fido bancario?

I motivi più frequenti per cui una banca decide di procedere alla revoca del credito sono:

– un rischio di credito elevato, ad esempio se il cliente mostra segni di difficoltà finanziarie quali mancati pagamenti o un aumento del debito.

– cambiamenti significativi nelle condizioni finanziarie del cliente, come la perdita dell’impiego o una considerevole diminuzione del reddito.

– inadempienza dei termini del contratto, qualora il cliente violi i termini del contratto stipulato con la banca, ad esempio superando il limite di credito o utilizzando il fido per scopi non consentiti.

Come comportarsi in caso di revoca del fido bancario?

In primo luogo, è necessario verificare la legittimità della revoca, ovvero se siano state rispettate le disposizioni in materia stabilite dall’articolo 1845 del Codice Civile e se esistano legittime ragioni alla base della decisione di revocare il fido bancario. Di norma, infatti, la banca non può interrompere l’erogazione del fido senza un adeguato preavviso e in assenza di una valida motivazione.

Qualora la revoca del fido non sia giustificata, è consigliabile consultare un legale specializzato in diritto bancario e un consulente tecnico esperto, al fine di effettuare le opportune valutazioni riguardo ai motivi che hanno condotto alla revoca del fido bancario. Ciò diventa ancora più cruciale nel caso in cui la revoca del fido sia seguita dall’emissione di un decreto ingiuntivo contro il cliente.

Con l’aiuto di professionisti preparati si procede all’analisi tecnica del contratto e del rapporto bancario, da cui spesso emergono eventuali anomalie o irregolarità che, se negoziate nel modo corretto e tramite supporto di idonea perizia tecnica, possono portare a una trattativa e quindi a un accordo con la banca che preveda l’annullamento della revoca del fido bancario o la revoca del decreto ingiuntivo emesso.

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